“L’ Opera narrativa”

/ febbraio 5, 2013/ Rosa Nicoletta Tomasone

IMG_0888Tre opere in una pubblicazione unica come unico è il ritmo della narrazione, il senso della scrittura, ma soprattutto tre lavori che hanno come protagonisti: la donna, la’ storia, il desiderio di emancipazione, la voglia di libertà e il bisogna di tomare alle radici.

Questa unitarietà, seppure nella variegata sfaccettatura degli eventi e nella diversa collocazione storica, che va dalla fine del 1700 alla prima metà del ‘900, è sinonimo di una grande passione: quella che l’Autrice nutre per la Storia e in modo particolare per la Storia della propria terra che sapientemente comprende ed abbraccia più vasti confini geografici ed umani.

“La Tomasone ha interrogato la storia, riproponendo, sulle orme del Manzoni, il fascino del verosimile e rivendicando così la piena libertà dell’ invenzione e della rappresentazione. L’ attenzione della scrittrice è continuamente impegnata sul movimento del pensiero, delle idee, sulla loro capacità di propagarsi… l’ ultimo romanzo rivela una sua complessità e ricchezza di interessi e prospettive armonizzati in una  sapiente dialettica tra fabula e intreccio, in cui è operante un concetto modemo di cultura, come ricchezza e fantasia che ha molte delle sue radici nell’ immaginario… È il romanzo della libertà che rivela una sua complessità e ricchezza di interessi e prospettive… A lettura finita rimane impressa’ nellamente del lettore l’immagine ‘di questa San Severo “pampinosa e alticcia che aveva fame di tutto”. L’ultimo capitolo vuol essere una metafora del risveglio della coscienza umana, dell’uomo di oggi che, dopo gli incubi di ieri si interroga sulle proprie responsabilità storiche e morali, alle quali non può sfuggire pm’ essendo diventato cittadino del villaggio globale, e dunque sempre più vittima e carnefice in uno scenario ormai planetario, dove ogni azione porta il segno della volontà buona o cattiva, della complicità dichiarata o silenziosa di tutti gli uomini del mondo”.

Domenico Guerra
In copertina: Sir Frederic Leightou “Flaming
june “– Giugno ardente

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